Introduzione  

  Storia Sintetica  

  Cronologia  

 

IL RINASCIMENTO

 

La scoperta dell'America e le esplorazioni aprono nuovi orizzonti.

 

La conquista di Costantinopoli da parte dei Turchi (1453) costringe molti dotti bizantini a fuggire in Occidente, dove diffondono le conoscenze platoniche ed ippocratiche, contribuendo al superamento del galenismo empirico.

 

Leonardo da Vinci (1452-1519), studia il cranio umano in ogni dettaglio, disegna i denti, distinguendo i molari dai premolari, e i muscoli facciali; lo si evince dall'esame dei disegni anatomici del genio toscano, oggi noti come Quaderni di anatomia e conservati nella biblioteca del Castello di Windsor.

Giovanni da Vigo (1460-1520), in Practica - Libro V, descrive l'utilizzo di un rudimentale trapano per terapie odontoiatriche.

 

La diffusione della stampa e dell'incisione contribuiranno alla diffusione delle nuove conoscenze.

 

Giacomo IV (1473-1513), re di Scozia dal 1488, è anche dentista.

Apprende l'arte da un barbiere e poi, dal 1503, esercita personalmente a corte.

La sua passione per l'arte dentistica si traduce nell'istituzione della Corporazione dei barbieri e dei chirurghi di Edimburgo, che attribuiva anche un ruolo ufficiale ai Praticanti Dentisti con il riconoscimento reale del 1506 che faceva nascere il Royal College of Surgeons di Edimburgo.

 

Il Rinascimento italiano finalmente svincola la scienza dalla teologia e dalla superstizione.

 

Su Pratica copiosa in arte chirurgica, pubblicato nel 1514 da Giovanni da Vigo (1450-1525), chirurgo di Rapallo (Genova), è descritto il metodo di otturazione dentaria con oro. Questi, primo chirugo del pontefice Giulio II, delegava però l'attività estrattiva dentaria agli esperti, intendendo per essi: barbieri ed estrattori ambulanti escludendo specificatamente proprio i chirurghi.

Andrea Vesalio studia a Padova, città sottratta al controllo papale che proibiva la dissezione dei cadaveri. Compie i primi veri studi anatomici e nel 1543 pubblica l'opera: De Humani Corporis Fabrica libri Septem, con illustrazioni probabilmente eseguite da un allievo del Tiziano. Tratta della struttura dei denti, sostenendo che non sono ossa.

Gabriele Falloppio (1523-1563), in Observationes Anatomicae, descrive il follicolo dentario e prova l'indipendenza delle dentizioni.

Il Libellus de dentibus di Bartolomeo Eustachio (1520–1575) offre un valido studio dell'anatomia dentale e della dentizione; descrive il dente come organo composto da smalto, dentina e polpa dentaria; afferma che "...la sola conoscenza dell'anatomia può essere di guida nella cura delle affezioni dentarie, cura che in questa mia età è vilissima"...

Gerolamo Cardano (1501-1576), nel De Dentibus, si occupa di igiene orale.

Gerolamo Fabrizi d'Acquapendente (1533-1619), in Opera Chirurgica, tratta la carie dentaria con applicazioni topiche di vetriolo.

 

Ambroise Parè (1509-1590) è barbiere - chirurgo di corte francese, ma considerato "villano" dall'accademia medica perchè non conosce il latino; combatte l'abusivismo e fonda una scuola odontoiatrica; in Ouvres Completes, descrive le fratture della mandibola e della mascella; disegna diversi strumenti idonei all'estrazione dentaria tra cui un Pellicano denominato: gru.

 

In Germania nel 1530 è stampato il più antico trattato sull'arte dentaria, il Zehne Artzney o Artzney Buchlein.

 

Nel 1540 una corporazione inglese riunisce barbieri e chirurghi.

 

 

 

L'ANTICHITA'

 

IL MEDIOEVO

 

IL RINASCIMENTO

 

IL SEICENTO

 

IL SETTECENTO


L'OTTOCENTO


L'OTTOCENTO nel Mondo


L'OTTOCENTO in Italia